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martedì 16 novembre 2010

Quel motivetto che ti entra nella testa

Cito una bella riflessione sui nostri "tempi musicali" trovata nel marasma dell' internauta.

Dammi un attimo, scusami sto cercando di ricordare l’ultimo cantautore
“serio” diventato famoso in Italia. Non ho mai avuto una gran memoria (colpa di
internet) e andare indietro negli anni è sempre più dura. Ecco ci sono! Ci sono!
Mi sa che è Vinicio Capossela, e sono passati quasi 10 anni.

La
discografia ha fatto tanti sbagli in questi anni, prezzi di vendita alti,
qualità mediocre, riproposizione sempre degli stessi artisti, ma forse il danno
più grosso, l’omicidio eccellente di cui pochi si sono accorti è quello del
cantautore: ne hanno seppellito il cadavere ancora caldo nella custodia per
chitarra della musica indipendente.

Che il grande pubblico ignori
completamente l’esistenza dei vari Dente, Paolo Benvegnù, Amor Fou ecc… rimane,
per me, un fatto grave. Mia madre, che con la musica proprio non ci azzecca
niente (direbbe qualcuno), a 30 anni conosceva tutti i pezzi di Battisti a
memoria, di Lucio Battisti!
Oggi se va bene una madre trentenne conosce a
memoria le hit di Alessandra; con tutto il rispetto per Alessandra evidentemente
qualcosa è andato perso nel frattempo.

Sarò anche un po’ retorico, ma mi
viene da dire che se dobbiamo risollevare intellettualmente questo Paese
dobbiamo partire da cosa cantano le mamme oggi, perchè, in fin dei conti, quel
motivetto che non “ti esce più dalla testa”, alla fine un po’ te la cambia.

Luca Camisasca

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