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martedì 30 novembre 2010

Mario

Volevo scrivere anche io un post su Mario.

Mi permetto di chiamarlo per nome perchè nella mia stupida mente penso che, quando un essere normale come me incontra e parla con un extraterrestre come lui (e più che mai extraterrestre da oggi... battuta tragica a cui forse il Maestro avrebbe sorriso) crede in qualche modo di averlo rapito, conquistato e ovviamente stupito a tal punto con la frase standard "salve, posso fare una foto con Lei?" che questo senza tentennamenti ti dica "andiamo ragazzo! Vieni con noialtri a bere un buon bicchiere di vino alla faccia di questo schifo di mondo"

Però non è cosi. Non ho mai avuto questo onore.

L'unico personale ricordo è un dietro alle quinte a Bologna alla festa dell'unità quando in maglietta della salute e fare burbero quasi sbuffava alla mia patetica richiesta (la foto).

Ho avuto quell'immagine come sfondo del cellulare per moltissimo tempo e ogniqualvolta la mostravo alle persone e loro mi rispondevano "ma fai le foto con i vecchi?" ribatevvo prontamente e con l' orgoglio di chi nasconde un tesoro prezioso "ma che ne sai tu di chi è quest'uomo".

Che orgoglio essere italiani a volte.

Chissà dov'è ora quella foto? Bhà, la cercherò ...

Comunque, ciao Mario, magari nell'aldilà troverò qualche frase più interessante per convincerti a bere quel famoso bicchiere di vino.

venerdì 19 novembre 2010

RIP ha bisogno di te!

Radio Illusioni Parallele ti chiede un favore. Di cosa si tratta? Semplice, vogliamo mostrare al Comune di Canegrate perché deve credere in noi e nel nostro progetto come web-radio, lasciandoci utilizzare uno spazio attualmente non sfruttato appieno.

Cosa devi fare tu? Ancora più facile, clicca qui (è un link al nostro profilo di facebook) e poi metti mipiace alla nostra iniziativa. Se puoi (e siamo sicuri che lo vorrai) lascia anche un commento, magari "Anche io ascolto Radio Illusioni Parallele".

Fai la differenza con un click.

http://www.facebook.com/radioillusioniparallele


Grazie!

martedì 16 novembre 2010

Quel motivetto che ti entra nella testa

Cito una bella riflessione sui nostri "tempi musicali" trovata nel marasma dell' internauta.

Dammi un attimo, scusami sto cercando di ricordare l’ultimo cantautore
“serio” diventato famoso in Italia. Non ho mai avuto una gran memoria (colpa di
internet) e andare indietro negli anni è sempre più dura. Ecco ci sono! Ci sono!
Mi sa che è Vinicio Capossela, e sono passati quasi 10 anni.

La
discografia ha fatto tanti sbagli in questi anni, prezzi di vendita alti,
qualità mediocre, riproposizione sempre degli stessi artisti, ma forse il danno
più grosso, l’omicidio eccellente di cui pochi si sono accorti è quello del
cantautore: ne hanno seppellito il cadavere ancora caldo nella custodia per
chitarra della musica indipendente.

Che il grande pubblico ignori
completamente l’esistenza dei vari Dente, Paolo Benvegnù, Amor Fou ecc… rimane,
per me, un fatto grave. Mia madre, che con la musica proprio non ci azzecca
niente (direbbe qualcuno), a 30 anni conosceva tutti i pezzi di Battisti a
memoria, di Lucio Battisti!
Oggi se va bene una madre trentenne conosce a
memoria le hit di Alessandra; con tutto il rispetto per Alessandra evidentemente
qualcosa è andato perso nel frattempo.

Sarò anche un po’ retorico, ma mi
viene da dire che se dobbiamo risollevare intellettualmente questo Paese
dobbiamo partire da cosa cantano le mamme oggi, perchè, in fin dei conti, quel
motivetto che non “ti esce più dalla testa”, alla fine un po’ te la cambia.

Luca Camisasca

giovedì 11 novembre 2010

il mondo secondo GlassBell

Ci sono momenti in cui credi di valer qualcosa?

"Cosa" in realtà non si sa bene cosa rappresenti.

Un gelato, un bicchiere o una tenda perchè no? Non avete mai desiderato essere qualcosa? Anche un armadio!

"mamma mamma, da grande voglio essere un ripostiglio!!!"
E lei
"se è questo quello che vuoi, va bene"

Purtroppo non tutte le mamme hanno la mente cosi aperta e non credo che sarebbero cosi entusiaste del futuro a cui ambiamo.

Il punto mi sta sfuggendo di mano, quindi cercherò di tornare nei ranghi.

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Mamma, so che non sai usare internet. So anche che Papa non legge il mio blog né ascolta la nostra radio quindi non ti riferirà nulla di questa mia. Comunque la tastiera non può contraddirmi e nemmeno fraintendermi quindi questo è il mezzo migliore per comunicare con te. So anche che disapprovi quasi in toto le "stupide scelte che ti ostini a fare". So anche che papà è un pò influenzato e invidioso della mia sfrontatezza nei confronti del futuro e della vita e per questo inizia a tartassarti con "andiamo a vivere in campagna" e ancora "voglio vivere del grasso della terra". Io lo supporto e lo appoggio e, per questo, mi scuso. Ho creato anche un marito "illuso" e "ribelle".

Ma sai mamma, qualcosa sta cambiano. Non ti dico che tutto andrà bene. No, questo no.

Però, si orgogliosa e fiduciosa perchè, IL MONDO SECONDO GLASSBELL, potrebbe diventare realtà.

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P.s. ti ridarò anche tutti i soldi che mi hai prestato. Un giorno.